Scanner per pellicole Nikon Super CoolScan 5000 ED

Nel 2003, al termine di una calda estate, il mondo degli scanner Nikon si mise in moto e in agitazione. Improvvisamente negli USA era possibile acquistare scanner Nikon al 50 % circa in meno rispetto all'Europa. Anche in Germania alcuni commercianti offrivano al consumatore scanner per pellicola della marca Nikon a prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli che un normale commerciante specializzato potesse trovare direttamente alla Nikon. Iniziarono a diffondersi voci che la Nikon volesse lanciare sul mercato una nuova serie di modelli.


We still have a couple Nikon scanners and Nikon accessories available in our film scanner shop.

Ma perchè mai la Nikon avrebbe dovuto lanciare sul mercato una nuova serie? In fondo essa non era già grazie ai suoi prodotti LS-40, Super Coolscan 4000 e Super Coolscan 9000 in tutte le classi leader indiscusso nel settore in fatto di qualità e possibilità? Ma anche in fatto di prezzo la Nikon era inbattibile.

Nell'ottobre del 2003 la Nikon sorprese la comunità degli utenti di Film scanner presentando il successore del già affermato Super Coolscan 4000 ED. In base ai dati tecnici fu presto chiaro che alcuni dettagli presentavano dei miglioramenti. La sorpresa più grande tuttavia fu un ribasso dei prezzi del  30% circa rispetto al modello precedente. Maggiori prestazioni dunque a costi inferiori? Non proprio. La mia recensione qui di seguito dimostrerà che la Nikon ha anche risparmiato e ridotto non poco, anche se ciò non è riconoscibile al primo impatto.

Dotazione e accessori

Ho ordinato il Coolscan V e il Super Coolscan 5000 entrambi lo stesso giorno e li ho anche ricevuti lo stesso giorno. Già mentre spacchettavo mi era chiaro che la Nikon aveva razionalizzato: due identici scatoloni con scritta diversa, all'interno confezioni e scatole identiche, identici adattatori di pellicola, cavi di allacciamento identici, software identico e persino manuali identici, ma appunto due scanner distinti, i quali però esteriormente si differenziano appena.

Le dimensioni e la forma sono identiche a quelle del modello precedente. Tuttavia mi sono immediatamente accorto che i piedini d'appoggio sono cambiati. Mentre il Coolscan 4000 appoggiava su quattro piedini di gomma, il nuovo Coolscan 5000 è sagomato da due supporti in plastica gommosi, in modo tale da avere un sicuro appoggio antiscivolo sulla scrivania e ciò sia in posizione orizzontale che in posizione verticale. Tale sostegno ha dato buona prova di sé nel corso degli anni.

Il cambiamento più rimarchevole rispetto al modello precedente però è evidente sul davanti dello scanner: l'LS-4000 presentava un coperchio a vite, grazie al quale era possibile coprire comodamente l'interno dello scanner, quando non vi era inserito l'adattatore di pellicola. In tal modo, a coperchio chiuso l'interno dello scanner rimaneva protetto dalla polvere. La Nikon ha completamente eliminato questa parte apprezzabile. Nel Coolscan 5000 dunque deve essere sempre inserito un adattatatore per pellicola, anche se lo scanner non è in funzione. In verità ciò rappresenta già un grosso limite quando lo scanner per diapositive è posizionato sulla scrivania, chi poi deve mandare lo scanner in officina per una riparazione o per manutenzione, oppure lo vuole prestare ad un amico, deve dare ogni volta anche un adattatore aggiuntivo, affinchè l'interno dello scanner rimanga sempre protetto. Qui, a mio parere la Nikon ha risparmiato un po' troppo e ha fatto il classico autogoal: improvvisamente i costosi scanner Nikon sono gli unici apparecchi sul mercato a non possedere una diretta protezione contro la polvere. Si trovano sul mercato offerte convenienti che in questo punto battono la concorrenza a caro prezzo della Nikon.

Nikon Super Coolscan 5000 ED. Senza adattatore di pellicola l'interno dello scanner è aperto.

Anche sul retro dello scanner è stata apportata una modifica: il connettore Firewire IEEE-1394 è stato sacrificato a favore di un connettore USB 2.0. Alcuni utenti di MAC non saranno certo molto felici di questa modifica. Malgrado ciò nei PC (soprattutto nei notebook) l'USB 2.0 nel frattempo è sempre più diffuso e possiede la stessa capacità di trasmissione del Firewire. Anche sul retro il Super Coolscan 5000 si differenzia dal fratello più piccolo: infatti esso presenta un'uscita per la pellicola a tamburo piccolo formato, grazie a ciò è possibile digitalizzare intere pellicole in rotolo di piccolo formato in una sola volta.

In dotazione standard sono forniti anche due adattatori per pellicola. Con il caricatore automatico per film in striscia SA-21 è possibile scansionare strisce di pellicola (positive o negative) da 2 a 6 fotogrammi. L'adattatore per diapositive intelaiate MA-21 consente di scansionare singole diapositive. In dotazione il vecchio Nikon 4000 forniva anche il portapellicola in striscia FH-3. La Nikon ha eliminato anche questo portapellicola, è solo possibile acquistarlo come accessorio opzionale. Peccato poiché il caricatore di serie per pellicole in striscia SA-21 non consente di scansionare un singolo negativo che spesso capita di avanzare, quando si fa sviluppare una pellicola. E nemmeno è possibile elaborare strisce di pellicola SA-21 troppo ondulate. In tal caso il porta-pellicola FH-3 è assolutamente indispensabile. Così gli acquirenti del Nikon 5000 si vedono costretti ad acquistare anche un portapellicola FH-3 a sovrapprezzo. Trovo una tale politica di vendita deplorevole. Sono infatti del parere che non si tratti di un accessorio opzionale, bensì di un pezzo indispensabile.

Ritengo dunque che il Super Coolscan 5000 non si meriti più la valutazione di "pacchetto completo" nell'ambito del piccolo formato, dato che il portapellicola FH-3 è praticamente un accessorio indispensabile per tutti coloro che desiderano scansionare materiale di pellicola a piccolo formato non intelaiato. Al momento dell'acquisto del Coolscan 5000 essi si vedono per così dire costretti a dover spendere del denaro in più come per un accessorio opzionale. Ciò rappresenta un notevole passo indietro rispetto al modello precedente.

Il portapellicola FH-3 non è più in dotazione, sebbene esso costituisca un accessorio indispensabile per la scansione di pellicole in striscia e di singoli fotogrammi. Bisogna dunque ordinarlo separatamente.

Un ulteriore regresso è riscontrabile nel software di scansione. Nel Nikon Super CoolScan 5000, il rinomato SilverFast non è piú compreso nel prezzo d'acquisto. La Nikon fornisce solo il software della casa NikonScan. Chi già conosce SilverFast, ne apprezza anche i suoi vantaggi, dunque è pronto ad accollarsi il corrispondente sovrapprezzo all'acquisto dell'apparecchio. Per molti utenti invece il software di scansione della casa Nikon è sufficiente. Nel pacchetto di software inoltre sono compresi il NikonView e Adobe® Photoshop® Elements. Il NikonScan presenta purtroppo il grande svantaggio di non consentire che lo scanner si calibri con IT-8; per fare ciò è necessario acquistare dunque il SilverFast separatamente.

Il grosso ribasso di prezzo che la Nikon ha introdotto per il Super Coolscan 5000 rispetto al Super Coolscan 4000 dunque non è poi così grosso, se si tiene in considerazione la modifica apportata al corredo in dotazione dello scanner. Mentre a mio parere la mancanza del portello frontale costituisce un grosso deficit del Super Coolscan 5000, sono invece pronto ad accettare la mancanza del software SilverFast e del portapellicola FH-3 poichè queste parti si possono acquistare col tempo, dovesse presentarsene la necessità. In ogni caso le vere spese supplementari si presentano nel momento in cui si necessitano ulteriori adattatori per pellicola quali lo Slide Feeder o l'adattatore per pellicola in rotolo.

Dati di prestazione dello scanner per pellicole

Due sono le ragioni principali per le quali il Nikon Super Coolscan 5000 ED è da considerarsi unico ed insuperabile: una ragione è data dai suoi dati di prestazione estremamente alti, e non solo sulla carta, bensì riconoscibili anche nella qualità delle scansioni. L'altra è data dalla possibilità di ampliamento dello scanner grazie ai molti adattatori per pellicola opzionali.

Mentre il suo predecessore LS-4000 convertiva i segnali analoghi del sensore CCD in segnali digitali a 14 Bit per canale colore, il nuovo Super Coolscan 5000 presenta una conversione A/D a 16 Bit. Ciò significa che lo scanner ha a disposizione 16 Bit per canale colore (rosso, verde, blu), ossia è in grado di differenziare tra 65.536 tonalità cromatiche (Vedi la spiegazione sul nostro sito Profondità di colore). In una scansione ottimale dunque, per un fotogramma in bianco e nero, si ottengono fino a 65.536 differenti tonalità di grigio. In un fotogramma a colori 16 Bit per canale colore significano in totale 248 colori differenti, il che corrisponde alla quasi inimmaginabile cifra di 256 billioni di colori. Di conseguenza la Nikon dichiara un'entità di densità dello scanner di 4,8. Certo si tratta di valori teorici, non raggiungibili nella pratica.

Vengono emesse scansioni o a 8, o a 16 Bit per canale colore. Grazie all'elevata risoluzione di 4000 dpi in una diapositiva di piccolo formato si raggiungono, che ci crediate o meno, ca. 20 milioni di pixel. Se si salva un file così in formato TIF non compattato, si ottiene un file immagine con una dimensione di circa 55 Megabyte. Questa dimensione si raddoppia ulteriormente se si salva a 16 Bit per canale colore. Non è possibile raggiungere valori superiori per un positivo o negativo di piccolo formato.

Nikon LS-5000 ED con l'adattatore per diapositive MA-21 inserito

Cosa altro caratterizza lo scanner della Nikon? La Nikon impiega obiettivi di alta qualità. Ciò che vale per le macchine fotografiche reflex, vale in un certo senso anche per i Film scanner: Non è la macchina fotografica, bensì l'obiettivo che fa la foto. I fotografi professionisti concordano sicuramente con questa mia affermazione. Come sorgente di illuminazione viene utilizzata un'illuminazione LED quadripartita, la quale consente di raggiungere risultati straordinari per quanto riguarda i fotogrammi a colori, ma presenta qualche punto debole per quanto riguarda il bianco e nero.

Il Super Coolscan 5000 ED offre un'ampia gamma di tecnologie di correzione e ottimizzazione dell'immagine. La funzione Digital ICE di correzione automatica dell'immagine contro polvere e graffi, la funzione Digital GEM di rimozione della grana, nonché la funzione Digital ROC di ripristino dei colori sono già note dal modello precedente. Rappresentano invece una novità la funzione Digital DDE e lo Scan Image Enhancer. La funzione DDE fa parte della nuova Advanced ICE4 ed esegue compensazioni dell'intensità luminosa. Lo Scan Image Enhancer consente di ottimizzare profondità di colori e contrasto dell'immagine. Tra tutte queste voci a proposito di ritocco dell'immagine si dimentica spesso la funzione più importante: il Coolscan 5000 ED consente di eseguire scansioni multiple (da 2-, 4-, 8-, fino a 16- passaggi), ovvero la foto viene scansionata più volte consecutivamente e i singoli risultati vengono interpolati automaticamente. Grazie alla scansione multipla si riduce la generazione di rumori e di effetti sgradevoli durante il processo di scansione.

Chi utilizza il Nikon 5000 con SilverFast Studio, versione 6.5, beneficia persino della Multi Exposure, ovvero di esposizioni multiple. Con ciò non solo la foto viene acquisita più volte, bensì viene acquisita con differenti regolazioni d'esposizione. Il software di scansione realizza poi da diverse immagini il fotogramma ideale con una maggiore banda di dinamica. Una tale funzione non può che ottenere tutta la mia riconoscenza. Per questa funzione speciale però bisogna pagare un sovrapprezzo.

Lo scanner viene collegato al computer tramite interfaccia USB 2.0 (è possibile anche il collegamento con USB 1.1). Ciò garantisce una rapida trasmissione di dati. Ed essa è necessaria, visto che l'entità di dati fornita dallo scanner è notevole (fino a 110 Megabyte per una diapositiva di piccolo formato). Una così rapida trasmissione di dati è indispensabile non solo a causa delle notevoli entità di dati, ma anche perchè lo scanner lavora molto rapidamente, ossia i dati vengono prodotti in brevissimo tempo. Trovo che sia un peccato che la Nikon abbia abbandonato l'interfaccia Firewire. I miei computer dispongono tutti di interfaccia Firewire, che con i modelli di scanner precedenti hanno fornito ottime prestazioni.

Il Nikon Super CoolScan 5000 ED dispone di un'efficiente funzione di autofocus per la messa a fuoco automatica. Per diapositive ben intelaiate e pellicole in striscia non ondulate la funzione di autofocus è molto utile. La questione si fa più complicata se si ha a che vedere con pellicole in striscia ondulate, diapositive ricurve o a volte anche con diapositive con telaietti a vetro, poichè la nitidezza di colore del Coolscan 5000 si aggira al di sotto di 1 mm. Con originali del genere può essere d'aiuto la possibilità della messa a fuoco manuale - a mio parere una funzione estremamente sensata, anche se così l'esecuzione di una scansione richiede davvero molto tempo.

Il secondo motivo per cui conviene acquistare un Nikon Super Coolscan 5000 ED, è la sua possibilità di ampliamento. Chi acquista CoolScan 5000, riceve sì un buon scanner per molti soldi tuttavia è fortemente limitato nelle possibilità: diapositive singole possono venire elaborate con l'adattatore MA-21 per diapositive intelaiate in dotazione. Le strisce di pellicola da 2 a 6 fotogrammi possono essere introdotte nello scanner con il portapellicola in striscia SA-21 in dotazione. Ma è finita qui con gli accessori in dotazione, ora entrano in gioco i costosi optional.

Per pellicole in striscia fortemente ondulate o ricurve (positive o negative) e per fotogrammi singoli c'è il portapellicola in striscia FH-3. Chi desidera scansionare automaticamente grandi serie di diapositive dovrà procurarsi il costosissimo caricatore per diapositive SF-210. Per coloro che desiderano scansionare in una sola volta interi rotoli di pellicola, c'è poi l'adattatore SA-30. Per coloro che fotografano pellicole APS c'è l'adattatore per pellicole APS IA-20. Persino per gli utenti, i quali desiderano digitalizzare preparati medicali o di altro genere, esiste lo speciale adattatatore FH-G1. Tutti questi adattatori per pellicole sono accessori peccaminosamente cari, addirittura in parte, spaventosamente cari. Malgrado ciò la possibilità di elaborare con il Super Coolscan 5000 ED praticamente quasi tutto il materiale nella sfera del piccolo formato (24 x 36 mm), rende questo strumento così unico, prezioso, caro e, a mio parere, attualmente imbattibile.

Installazione e messa in funzione

Spacchettando il mio Nikon Super Coolscan 5000 ED sono rimasto dapprima impressionato dall'entità di materiale di documentazione allegato allo scanner. Mi sono però ben presto reso conto che gran parte di esso era adatto soprattutto a chi volesse imparare le lingue. Infatti la documentazione è in sei lingue differenti. Viene fornito un manuale di 70 pagine in lingua tedesca, che spiega sia il procedimento d'installazione che l'uso di scanner e software in modo esaustivo e comprensibile. Più prezioso per me tuttavia è stato il breve manuale d'istruzioni separato per l'avvio rapido. In fondo ciò che si desidera non appena spacchettato il proprio scanner nuovo, magari il primo che si possiede, è mettersi subito all'opera.

Con l'aiuto del manuale d'uso o delle istruzioni per il lancio veloce l'installazione non comporta alcun problema nemmeno per i principianti. Tuttavia ha rappresentato per me un problema il fatto che sia possibile installare il nuovo software di scansione NikonScan 4 solamente dopo aver "disinstallato" completamente la vecchia versione 3.x. Perchè il software non fa una versione aggiornata automatica o "disinstalla" automaticamente i vecchi componenti? Non tutti gli utenti sanno come eliminare un programma tramite controllo del sistema o come reagire alle diverse controdomande inerenti determinati componenti, che potrebbero venire ancora necessitati da un altro programma, e non sarebbero da eliminare.

Chi per la prima volta acquista un Film scanner Nikon non ha questi problemi e l'installazione avviene comodamente. Particolarmente piacevole ho trovato il fatto che il software è anche driver per tutti i comuni scanner Nikon. Il normale utente si ritrova sulla propria scrivania semplicemente un buon scanner per diapositive, ma c'è anche gente come me, che possiede 5 scanner Nikon uno accanto all'altro.

Al termine il software di installazione riavvia il calcolatore automaticamente. Io avrei preferito invece una controdomanda. Infine lo scanner è pronto ad entrare in funzione, puó essere collegato all'interfaccia USB del computer e viene riconosciuto automaticamente durante l'accensione. Dunque si può incominciare con la scansione.

Nel mio caso però entrambe le mie prime scansioni con diapositive intelaiate singole non hanno avuto successo. Per motivi a me non comprensibili il processo di scansione si è inceppato al 70% ed è stato necessario un nuovo avvio del software e dello scanner. Questo mi accade spesso e non sono ancora riuscito a scoprirne il motivo.

Compatibilità con i vecchi adattatori per pellicola

Chi acquista una macchina fotografica reflex presuppone ovviamente di poter continuare ad usare i vecchi obiettivi. E infatti dovrebbe essere proprio così, cioè che pur avendo acquistato un nuovo scanner per pellicole sussista la possibilità di continuare ad impiegare i vecchi adattatori per pellicola. Ovviamente, quale proprietario di una completa serie di accessori Nikon, per prima cosa mi interessava sapere, se fosse possibile continuare ad utilizzare i costosi accessori, o se fossero necessarie nuove investizioni. Contemporaneamente al Super Coolscan 5000 ED infatti uscì anche il nuovo Slide Feeder SF-210. Il problema non si presenta ovviamente a coloro che acquistano uno scanner per pellicole per la prima volta. E comunque è possibile procurarsi accessori anche al mercato dell'usato, ed ecco la ragione di questo capitolo.

Un primo test con l'alimentatore automatico di diapositive SF-200(S) si è rivelato positivo, ovvero l'alimentatore è stato subito riconosciuto dallo scanner e non ci sono stati problemi durante il funzionamento. Chi dunque possiede un vecchio alimentatore di diapositive, oppure riesce a procurarsi un vecchio modello a buon prezzo non ha di che preoccuparsi. Ho testato due vecchi SF-200(S) sul Super Coolscan 5000 ED e con entrambi la scansione con modalità a lotti ha funzionato in modo ineccepibile. Tra l'altro ho testato anche il nuovo SF-210 sul vecchio LS-4000 ed anche in questo caso non nessun problema.

Anche il mio vecchio adattatore per pellicola in rotolo SA-30(S) si monta facilmente sul nuovo Super Coolscan 5000 ED ed il funzionamento con interi rotoli di pellicola avviene senza complicazioni. Lo stesso vale per il funzionamento del vecchio adattatore IA-20(S) per pellicole APS con il nuovo Coolscan 5000. Persino con un adattatore per pellicola APS delle prime serie (colore chiaro) non sorgono problemi.

Breve facit: sono felice e contento di poter continuare ad utilizzare i miei vecchi adattatori anche con il nuovo Super Coolscan 5000 ED.

Scansione di singole diapositive intelaiate

L'adattatore per diapositive intelaiate MA-21 fa parte del corredo standard del Nikon LS-5000. È il successore del MA-20(S). Non riscontro alcuna differenza tra i due modelli, il nuovo adattatore è di colore leggermente più scuro - uno strano trend per la Nikon: il grigio chiaro di un tempo diventa sempre più scuro. Chissà, fra 10 anni saranno tutti di colore nero...

Nel nuovo adattatore per diapositive intelaiate MA-21 è integrato un portello di chiusura che protegge l'interno dello scanner dalla polvere. Questa funzione svolge un ruolo importante nel nuovo Nikon LS-5000, visto che lo scanner non dispone più di un coperchio frontale che consenta di chiudere lo scanner quando non viene utilizzato. Così l' MA-21 non è solo adattatore per pellicola, ma al contempo fa da chiusura per l'alimentazione frontale sullo scanner.

Inserimento di una singola diapositiva intelaiata di piccolo formato nell'adattatore per diapositive intelaiate di serie

Nell'adattatore Slide Mount MA21 è possibile inserire una diapositiva intelaiata alla volta. La Nikon dichiara uno spessore di telaietto tra 1 mm e 3,2 mm. A mio giudizio niente depone a sfavore dell'inserimento di un telaietto super sottile di soli 0,5 mm di spessore. Anche per quanto riguarda i telaietti a vetro di dimensione superiore non ci sono problemi, anche se la diapositiva va introdotta con cautela. Premendo il pulsante sul lato destro dell'adattatore, la diapositiva inserita viene rispinta fuori meccanicamente in modo tale che la si possa estrarre comodamente.

L'adattatore per diapositive intelaiate MA-21 e così i suoi predecessori hanno dato nel corso degli anni buona prova di sé. Grazie ad essi è possibile digitalizzare singole diapositive molto rapidamente: basta semplicemente introdurre la diapositiva, eseguire l'anteprima di scansione (Preview), regolare le impostazioni e la scansione avviene velocemente e rapidamente. Naturalmente bisogna scansionare una diapositiva alla volta. A chi dunque ha una grande quantità di diapositive da digitalizzare, durante l'utilizzo del MA-21 in dotazione, non resta che starsene permanentemente seduto allo scanner/computer e giocare a fare il DJ.

Lo scanner per diapositive Nikon Super Coolscan 5000 è in grado di funzionare sia in posizione orizzontale che verticale. Durante la scansione di singole diapositive intelaiate con l'MA21 è consigliabile tenere lo scanner in posizione eretta, poichè le diapositive vengono inserite nell'adattatore orizzontalmente. In tal modo si evita che la pellicola all'interno del telaietto scivoli, si tratta di un grande vantaggio nel caso in cui si abbiano vecchie diapositive intelaiate un po' malconce, che non sono più in grado di fissare il positivo alla perfezione.

Un'ulteriore segnalazione: come la maggior parte degli scanner per pellicole anche il Nikon LS-5000 ED legge solo il formato orizzontale. Le diapositive di formato verticale vanno dunque inserite trasversalmente nel porta-diapositive intelaiate e venire poi ruotate nel software di scansione o di elaborazione.

Scansione di pellicole in striscia

Mentre l'adattatore MA-21 contenuto nel corredo in dotazione viene praticamente inserito nello scanner solo come supporto per ospitare le diapositive, l'adattatore per film in striscia SA-21, anch'esso contenuto nel corredo in dotazione, viene introdotto più all'interno dello scanner e ad esso viene collegato con un'interfaccia di 35 Pin. Tramite quest'interfaccia l'adattatore viene alimentato con dati e corrente; del resto il portapellicola in striscia non solo deve alloggiare materiale da digitalizzare, bensí anche trasportarlo e orientarlo correttamente.

L'SA-21 consente la scansione automatica di pellicole in striscia di piccolo formato con una lunghezza fino a 6 fotogrammi. Per introdurre il caricatore nello scanner non è necessario disattivarlo. Si inseriscono con cautela le pellicole in striscia nel caricatore per pellicola in striscia (spezzoni positivi o negativi); lo scanner porta automaticamente la striscia nella posizione corretta. L'avanzamento delle pellicole in striscia avviene su rotoli di gomma. In principio ero un po' scettico riguardo a questa costruzione, ma nel frattempo ho già introdotto nello scanner centinaia di pellicole in striscia con il caricatore per film in striscia senza complicazioni. Questa tecnica funziona senza problemi. Naturalmente è importante che le bobine di gomma non si sporchino. Ci si può immaginare quali disastrose conseguenze potrebbe causare un solo piccolissimo granello di sabbia sul rotolo di gomma sul quale si sta avvolgendo una completa pellicola. Dunque i rotoli di trasporto devono essere sempre puliti!

Scansione di una pellicola in striscia di piccolo formato con l'adattatore SA-21 di serie

Non senza problemi avviene invece il funzionamento dell'individuazione automatica degli estremi della pellicola o la suddivisione degli spezzoni di pellicola in singoli fotogrammi. Nelle pellicole in striscia negative con immagini scattate di notte il software non è in grado di differenziare automaticamente tra elementi divisori e sottoesposizioni. In questi casi dopo la panoramica di scansione (Index-scan) che tenta di suddividere automaticamente i singoli fotogrammi della pellicola in striscia si rende necessario l'intervento manuale: Lo spostamento del bordo del fotogramma nel software Nikon è regolabile alla voce "Scanner-Extras" nel menu. In diversi tentativi, nei quali l'index delle immagini va ogni volta ripristinata è possibile individuare la giusta suddivisione dei fotogrammi. La regolazione manuale dello spostamento del bordo del fotogramma è una funzione molto utile e necessaria che però richiede molto tempo. Pertanto io non eseguo più scansioni di strisce di pellicola con il Nikon Coolscan V o con il Super Coolscan 5000 ma solamente con il grande Nikon Super Coolscan 8000, nel quale è possibile introdurre singole pellicole in striscia in speciali portapellicole in striscia e fissarle.

Con l'adattatore SA-21 si potrà per la prima volta beneficiare delle scansioni a lotti. Tramite il software di scansione è possibile selezionare, quale dei sei fotogrammi sulla striscia si desidera scansionare. E si possono benissimo scegliere tutti i sei fotogrammi insieme ed acquisire la scansione in una volta. Applicando NikonScan indirettamente da un programma di elaborazione, dopo la scansione si hanno a disposizione fino a 6 sottofinestre con i singoli fotogrammi per l'elaborazione. Se si esegue la scansione con NikonScan come applicazione indipendente (Stand-alone), il software salva i singoli fotogrammi in 6 file numerati (p.es. Foto_01.jpg, Foto_02.jpg, Foto_03.jpg...) sul disco fisso.

Lo svantaggio è che le impostazioni che si sono fatte p.es.per il primo fotogramma, non possono venire automaticamente trasferite ai prossimi fotogrammi. Piuttosto è necessario ogni tanto salvare le impostazioni eseguite e poi applicarle agli altri fotogrammi. Quest'operazione non richiede comunque molto tempo ed è semplice. Inoltre è possibile utilizzare le impostazioni eseguite automaticamente per il prossimo spezzone di pellicola, in tal modo non è necessario fare ulteriori impostazioni.

Vorrei indicare un'ulteriore caratteristica spiacevole a proposito dell'utilizzo dell'adattatore SA-21: l'SA21 non può essere estratto dallo scanner, mentre la striscia di pellicola è in caricamento. Nello scanner un meccanismo sofisticato spranga il caricamento di pellicola in striscia. Usando la forza si potrebbe danneggiare lo scanner. Questa costruzione non mi soddisfa affatto.

Il caricamento di pellicole in striscia di piccolo formato con SA-21 raggiunge i limiti con strisce di pellicola fortemente ondulate o ricurve. Esse infatti in alcune circostanze non vengono proprio accettate dal caricatore automatico o l'avanzamento avviene scorrettamente. Con queste pellicole non resta che ricorrere al portapellicola in striscia FH-3, che nei modelli precedenti era ancora compreso nel corredo in dotazione, ora va ordinato separatamente.

Scansione di singoli negativi o positivi

Nell'adattatore Slide Mount MA-21 si possono introdurre singoli fotogrammi intelaiati e nel caricatore per film in striscia SA-21 intere strisce di pellicola. Il portapellicola in striscia FH-3 scoperto; si riconoscono i singoli elementi divisori per gli spazi tra i fotogrammi Cosa si deve fare se si hanno singoli negativi o positivi sfusi, che nei laboratori per lo sviluppo di pellicole spesso avanzano? Come accessorio opzionale viene proposto il portapellicola FH-3 con chiusura a scatto. Prima questo portapellicola era incluso nel corredo in dotazione degli scanner per piccolo formato della Nikon LS-40ED/LS-4000ED, ora nei nuovi modelli CoolScan 5 e Super Coolscan 5000 è diventato accessorio opzionale Il portapellicola FH3 durante la scansione e va acquistato separatamente. E pensare che il FH-3 invece è un accessorio indispensabile per gli scanner Nikon.

Nell'FH3 si possono comodamente introdurre fino a 6 singoli negativi o positivi sfusi posizionandoli esattamente tra gli elementi divisori. Con una chiusura a scatto si fissa nel portapellicola il materiale introdotto, in modo tale che non possa scivolare. Si inserisce poi l' FH-3 nel porta-diapositive intelaiate MA-21; Nel caricatore per film in striscia FH-3 un fotogramma viene dunque trattato come fosse una singola diapositiva intelaiata. Naturalmente è possibile scansionare un singolo fotogramma alla volta. Grazie ad una guida regolabile collocata sul FH3 il fotogramma da acquisire viene spinto in una piccola finestra.

Volendo risparmiare l'FH-3 opzionale si potrebbe inserire i negativi o i positivi singoli, sfusi anche in un telaietto per diapositive. Il portapellicola FH3 diventa però un accessorio davvero prezioso, nel momento in cui si hanno strisce di negativi o positivi fortemente ondulate, arrotolate o ricurve, che il caricatore automatico per pellicola in striscia SA-21 non è più in grado di elaborare correttamente o che non carica proprio più. Grazie alla chiusura a scatto gli spezzoni di pellicola un po' problematici vengono ben fissati nel portapellicola e poi scansionati uno alla volta, fotogramma dopo fotogramma.

Io consiglio a chi acquista un Nikon Coolscan V o un Nikon Super Coolscan 5000, di ordinare contemporaneamente anche il portapellicola FH-3 perchè a mio giudizio si tratta di un accessorio indispensabile.

Scansione di pellicole in rotolo

Chi desidera elaborare interi rotoli di pellicola di piccolo formato, necessita l'adattatore per film SA-30, accessorio extra per il Nikon Super Coolscan 5000. A caro prezzo si riceve un caricatore per pellicola in striscia, il quale come qualsiasi altro adattatore viene inserito sul davanti dello scanner. Inoltre viene fornito un tamburo per pellicola che va fissato sul retro dello scanner. Esso è di dimensioni tali da far supporre, che sia possibile avvolgervi pellicole con centinaia di fotogrammi per striscia. In realtà il Nikon LS-5000 ED consente di elaborare solo rotoli di pellicola con al massimo 40 fotogrammi, insomma comuni pellicole di piccolo formato.

Il Nikon LS-5000 ED con l'adattatatore per pellicola in rotolo SA-30

L'adattatore per pellicola in rotolo di piccolo formato SA-30 consiste in un set bipartito: assomiglia al caricatore per pellicola in striscia di serie della Nikon; esso viene semplicemente inserito nella parte frontale dello scanner e riconosciuto automaticamente. Più complicato è l'inserimento del caricatore a tamburo per pellicola sul retro dello scanner: prima si deve montare il pezzo di collegamento sul retro del Coolscan 5000 con l'aiuto di tre viti; a questo punto è possibile fissare il tamburo per pellicola con le viti di montaggio integrate al pezzo di collegamento. L'ingombro dello scanner aumenta così notevolmente.

Per la scansione di una pellicola in rotolo: la pellicola in rotolo viene introdotta nello scanner sul davanti tramite il caricatore per film in rotolo, dopodiché essa viene automaticamente caricata. È estremamente importante, che la pellicola in rotolo sia tagliata correttamente, altrimenti lo scanner non è in grado di individuare automaticamente l'inizio del primo fotogramma sullo spezzone. Poi si prosegue come di consueto: Si possono eseguire Index Scan (panoramica di scansione), anteprime e scansioni principali. Sbalorditiva è la velocità, con la quale viene eseguita l'anteprima: In un solo minuto si hanno sullo schermo fotogrammi in miniatura di una pellicola da 36. La funzione di Index scan è molto importante, in quanto consente di riconoscere se lo scanner ha caricato il rotolo di pellicola in maniera corretta e se questa è tagliata come si conviene.

In base ai fotogrammi in miniatura si possono eseguire le correzioni necessarie su ogni singolo fotogramma tramite la funzione "avanzamento pellicola in rotolo". Si imposta l'area di scansione con un telaio, come di consueto, nel software di scansione, ma nel caso in cui lo scanner non sia in grado di individuare correttamente i singoli fotogrammi sul rotolo di pellicola (p.es.nelle riprese notturne su una pellicola negativa), è possibile cercare tramite controllo manuale dell'avanzamento di pellicola in rotolo i giusti fotogrammi nell'anteprima di scansione. Questo procedimento richiede ovviamente molto tempo poiché le impostazioni per ogni fotogramma devono essere eseguite singolarmente. Spesso comunque il software individua automaticamente i singoli fotogrammi, così che non si rende necessario eseguire le impostazioni di avanzamento pellicola in rotolo.

Tempi di scansione con ICE
Index Scan di 36 positivi 0:58 min.
Scansione di 36 positivi con 4000 dpi 43:20 min.

Consentitemi ancora una parola sulla politica di vendita del modello Nikon: al caricatore a tamburo per pellicola sul retro si potrebbe tranquillamente rinunciare. Certo non è male che la pellicola venga già avvolta su un grande tamburo, tuttavia la scansione di pellicole in rotolo funziona anche senza tamburo per pellicola sul retro dello scanner. Il caricatore per film in rotolo, inserito nell'apertura dello scanner, è praticamente identico all'SA-21 in dotazione. Coloro che dunque avessero solo occasionalmente una pellicola in rotolo da scansare, in teoria dovrebbero farcela bene anche con gli accessori Nikon in dotazione. Ma anche questi utenti devono comunque acquistare a caro prezzo l'adattatore per pellicola in rotolo SA-30 opzionale. Qui esprimo una lode alla politica del modello Reflecta, nel quale praticamente ogni strumento è in grado di elaborare non solo strisce di pellicola, bensì anche pellicole in rotolo.

Scansione in lotti di diapositive intelaiate con il caricatore per diapositive SF-210

Quante persone possiedono migliaia e migliaia di diapositive intelaiate di piccolo formato alloggiate in caricatori, cassettini o altri contenitori e vorrebbero digitalizzarle? Spesso l'intera vita di una famiglia si trova documentata in un armadio pieno di caricatori per diapositive. Con una tale entità di materiale da digitalizzare non si conclude molto con singole scansioni o con portapellicola che ospitano da 4 a 6 diapositive alla volta, oppure diciamo che così ci vogliono anni. Per questo scopo la Nikon propone lo Slide Feeder SF-210, accessorio opzionale (costoso) per il Super Coolscan 5000 ED.

Il Nikon LS-5000 con Alimentatore SF-210 chiuso

Il caricatore per diapositive SF-210 va inserito nello scanner fino allo scatto, così come anche gli altri adattatori in dotazione. Lo scanner non deve essere spento; il caricatore per diapositive viene riconosciuto automaticamente. Per il funzionamento dell' SF210 però è necessario collocare lo scanner trasversalmente.

Lo Slide Feeder dispone di due cassetti: in quello esterno si introducono le diapositive da scansionare, in quello all'interno si trova la pila delle diapositive già acquisite. Due supporti tesi su molle fissano entrambi i lotti di diapositive nelle loro rispettive posizioni. Entrambi i caricatori sono lunghi rispettivamente 78 mm, così che a secondo dello spessore dei telaietti 25-75 si possano introdurre diapositive intelaiate di piccolo formato. L'apparecchiatura viene chiusa da uno sportello, in modo tale che le diapositive e la parte meccanica del caricatore siano protette da polvere e impurità. I telaietti delle diapositive inserite devono essere in formato orizzontale, ovvero dopo la scansione le diapositive in formato verticale vanno ruotate con Photoshop®.

Un meccanismo di trasporto spinge le diapositive automaticamente dal caricatore collocato nella parte inferiore verso l'interno dello scanner e dopo il processo di scansione vengono portate al secondo caricatore. Un sofisticato deviatore meccanico fa in modo che le diapositive acquisite non vengano rispinte nel caricatore di entrata (Input). La Nikon dichiara un possibile spessore di telaietto tra 1,0 e 3,2 mm. L'inserimento di diapositive più sottili in teoria non comporta problemi, tuttavia durante l'avanzamento sorgono così spesso problemi che si farebbe meglio a scansionare le diapositive singolarmente. Per diapositive di forte spessore la Nikon fornisce una lastrina supplementare, che va inserita nel cursore. Diapositive con uno spessore superiore a 3,2 mm si inceppano facilmente durante l'avanzamento avanti o indietro.

Il Nikon LS-5000 ED con lo Slide-Feeder aperto

È facile immaginare che un tale meccanismo di trasporto abbia tutte le magagne possibili immaginabili. Sarebbe davvero una sensazione se i telaietti per diapositive di tutti i fabbricati, di spessore differente e di annata diversa venissero spinti nello scanner e poi di nuovo fuori senza complicazioni. Come per una fotocopiatrice anche in un alimentatore di diapositive si possono verificare i soliti problemi quali intoppi, inceppi, caricamenti doppi o nessun caricamento etc.

La Nikon però ha cercato di risolvere questa problematica introducendo sul mercato l'SF-210 quale successore notevolmente migliorato di SF-200. Che cos'è cambiato o meglio cosa contraddistingue il nuovo SF210? Principalmente sono solo una rotellina sul lato sinistro e una semplice guida di metallo che fanno la grande differenza rispetto al vecchio Slide Feeder SF200. Intervenendo sulla piccola rotella regolatrice si sposta la guida di metallo avanti e indietro. Prima di eseguire la scansione di un blocco di diapositive si regola la guida in modo tale che il cursore possa spingere all'interno dello scanner sempre solo una diapositiva alla volta. Se due diapositive dovessero rimanere impigliate, la guida di metallo impedirebbe il caricamento nello scanner di due diapositive contemporaneamente. Questa tecnica funziona alla perfezione e io non posso che lodare questo miglioramento! Con il modello precedente, l'SF-200, la scansione in lotti di diapositive in telaietti di cartone era praticamente impossibile, poiché il cursore caricava a suo piacere da 1 a 4 telaietti di cartone alla volta. Il deficit é stato eliminato in modo esemplare e anche la scansione di diapositive in cartone (p. es. del Kodachrome) non rappresenta più un problema.

Tramite la rotellina collocata sotto si sposta la guida di metallo avanti e indietro

Naturalmente la guida di metallo regolabile ha un senso solo se si elaborano diapositive intelaiate tutte dello stesso tipo. Chi introduce nel caricatore un misto di diapositive di plastica, vetro, e cartone con telaietti dallo spessore tra 1 e 3,2 mm, deve lasciare la guida di metallo completamente aperta e in tal caso non si può più escludere il caricamento involontario di 2 diapositive contemporaneamente. Però è possibile spostare la guida di metallo a scanner funzionante. Se dunque a 5 telaietti di diapositive spessi seguono 5 telaietti di cartone sottili, si può regolare la guida di metallo come conviene prima del caricamento della prima diapositiva di cartone.

Eventuali problemi durante il trasporto delle diapositive potrebbero sorgere anche con il nuovo Slide Feeder SF-210 così come con il modello precedente: puó accadere che le diapositive durante l'avanzamento si inceppino, che, rimangano impigliate nel deviatore o che il cursore scivoli accanto al telaietto. Il sogno delle scansioni automatiche in modalità a lotti di 50 fotogrammi alla volta si realizza solo di tanto in tanto. Diapositive con telaietti a vetro su entrambi i lati si inceppano quasi categoricamente e possono addiritura causare danni all'adattatore. Queste diapositive non dovrebbero proprio venire digitalizzate con lo Slide Feeder SF-210.

Il software di scansione Nikon supporta egregiamente l'SF210: Dopo aver effettuato l'anteprima per il primo fotogramma si effettuano tutte le La guida di metallo impedisce che la seconda diapositiva grigia venga anch'essa caricata. impostazioni, dalla sfera di scansione, alla risoluzione fino alla regolazione del colore. Queste impostazioni valgono poi per tutti i fotogrammi scansionati in un'esecuzione. Il numero massimo di scansioni in serie è per 99 fotogrammi; non è possibile impostare nel software un numero maggiore. I fotogrammi vengono numerati automaticamente, p.es. foto01.jpg, foto02.jpg, foto03.jpg. Ovviamente non è possibile introdurre 99 fotogrammi nel caricatore in una sola volta; però se il caricatore di entrata (Input) é mezzo vuoto, mentre il caricatore di uscita (Output) è pieno per metà, si possono benissimo introdurre ulteriori diapositive nel caricatore di intretata a scanner in funzione ed estrarre le diapositive acquisite dal caricatore di uscita, in modo tale da avere praticamente un funzionamento non stop che consenta di raggiungere fino a 99 fotogrammi.

In generale si può dire che il caricatore per diapositive SF-210 rappresenta un acquisto ragionevole per coloro che possiedono migliaia di diapositive da digitalizzare. Tuttavia si deve essere consapevoli del fatto che non tutto può funzionare in maniera completamente automatica e senza problemi, al contrario è bene controllare sempre durante il funzionamento. Come per le fotocopiatrici bisogna risolvere il problema degli intoppi manualmente.

Scansione di pellicole APS

Per l' LS-5000 viene fornito come accessorio opzionale l'adattatore per pellicole APS IA-20(S), esso consente di acquisire intere pellicole APS in una volta. L'adattatatore per pellicole APS viene introdotto nello scanner allo stesso modo dell'adattatore per pellicole in striscia fino allo scatto. Tramite un connettore a 35-poli esso viene alimentato dallo scanner con corrente e comandi. Il suo compito è quello di caricare e trasportare automaticamente la pellicola.

Nell'adattatore per pellicole APS è possibile inserire pellicole APS da 15, 25 o 40 fotogrammi (negativi o positivi). Attenzione: si possono introdurrre nell'adattatore solo pellicole completamente sviluppate, altrimenti un meccanismo blocca la chiusura del coperchio frontale. Se si tenta di L'adattatore per pellicole APS IA-20 con coperchio aperto di chiuderlo ugualmente, si danneggia l'adattatore. Appena avvenuto l'inserimento, un automatismo estrae da sé la pellicola dal caricatore. Il coperchio dell'adattatore APS rimane poi serrato e non è più possibile aprirlo. Anche se il computer dovesse andare in crash, il coperchio rimane chiuso se la pellicola non è stata riavvolta nel caricatore. In tal caso è solo possibile rilanciare il software di scansione ed eseguire il riavvolgimento della pellicola cliccando il tasto corrispondente.

La scansione di pellicole APS con il Nikon Super Coolscan 5000 ED funziona in maniera estremamente confortevole. Con un Index scan (panoramica di scansione) si ottengono fotogrammi in miniatura di tutti i fotogrammi della pellicola APS. Così si vede immediatamente se tutti i fotogrammi sono stati esposti, o se la pellicola è stata riavvolta prima del tempo. Durante la scansione di singoli fotogrammi può sempre accadere che si debba prima avvolgere tutta la pellicola, e questo richiede molto tempo, se p. es. dopo il fotogramma #3 si volesse scansionare il fotogramma #37.

Davvero confortevole però è la scansione di un'intera pellicola APS in un colpo: Si effettuano le impostazioni desiderate p. es. sul fotogramma di anteprima #1, e queste impostazioni possono venire trasferite a tutte gli altri fotogrammi, la scansione dell'intera pellicola avviene ora automaticamente nella modalità Batch. Il presupposto è ovviamente che tutti i fotogrammi abbiano lo stesso formato. È tuttavia possibile impostare nel software di scansione una sfera di scansione automatica anche per ogni singolo fotogramma secondo i formati di pellicole APS Classic, HDTV e Panorama. È davvero pratico!

Autofocus + Autoesposizione per ogni fotogramma senza ICE con ICE
Index Scan 25 fotogrammi 1:06 min. 1:06 min.
Scansione 25 fotogrammi con 4000 dpi 22:40 min. 36:10 min.

Non è un piacere la scansione di determinate pellicole-APS, che non si fanno avvolgere con facilità. In questo caso sorgono ripetutamente problemi di caricamento, l'adattatore per pellicole APS smette di funzionare e non si può continuare ad usarlo! Solo un reset da parte del servizio di assistenza Nikon è in grado di risolvere il problema, non è possibile eseguire un ripristino da sé. Con pellicole APS Kodak fino ad ora non ho avuto problemi.

Scansione di preparati medicali e di altro materiale da digitalizzare

Ed ora la cosa si fa singolare, ma per nulla irrealistica. Come accessorio speciale per il Nikon LS-5000 o per il Nikon Coolscan 5 c'è un adattatore per preparati medicali FH-G1. L'ambito d'impiego di questo accessorio speciale appare dapprima un po' circoscritto, ma tali preparati vengono prodotti in molti settori della scienza e non solo nel campo della medicina. Per esempio mi è già capitato di scansionare per un mineralogista preaparati in lastrina levigata di diversi tipi di rocce. All'inizio è possibile utilizzare uno scanner con 4000 dpi di risoluzione con l'aiuto del FH-G1 come microscopio con fotocamera.

L'adattatoore per preparati medicali FH-G1

Nel supporto per i preparati medicali è possibile inserire portaoggetti con una larghezza fino a 26 mm. Guide sul lato sinistro e destro fissano il supporto in modo tale che esso non possa né muoversi, né cadere. Il portaoggetti viene fissato nella zona di inserimento da due clip di montaggio (due molle) per evitare che esso scivoli fuori involontariamente, all'arresto un'ulteriore scanalatura impedisce che il supporto si sposti. Il porta vetrini medicali FH-G1 viene poi inserito completamente come un'unica diapositiva intelaiata nel porta-diapositive di serie MA-21. In linea di principio il portaoggetti può avere una lunghezza a piacere, in effetti però la superficie dello scanner è delle dimensioni a norma del piccolo formato, cioè circa. 23 x 35 mm.

L'utilizzo previsto dalla Nikon per l'FH-G1 sarebbe la digitalizzazione di preparati medicali. Malgrado ciò è possibile "abusare" dell'FH-G1 quasi a piacere. Le guide su tutti e quattro i lati consentono di inserire e fissare qualunque modello originale fino ad un spessore di 2 mm e una larghezza di 26 mm. In questa maniera ho già eseguito scansioni con l'FH-G1: pellicole da 16 mm, ornamenti su lastrine di vetro, prove di roccia tra lastre di vetro, spezzoni di microfilm.

Il Software in dotazione

Come ho accennato in precedenza, la Nikon non fornisce più il SilverFast nel corredo in dotazione dei suoi nuovi modelli di scanner per pellicole 5 e 5000. Pertanto il ribasso di prezzo nei confronti dei modelli precedenti LS-40 und LS-4000 si agguaglia; Gli apparecchi, in realtà, non sono diventati meno cari, bensì si sono alleggeriti per quanto riguarda la dotazione. La Nikon fornisce con gli scanner un pacchetto software tripartito che comprende:

  • Adobe® Photoshop® Elements 2.0
  • Nikon Scan 4.0
  • Nikon View 6.0

Che cosa ci fa il Nikon View in uno scanner per pellicole Nikon, si chiederanno alcuni proprietari di una fotocamera digitale Nikon. Questo programma è conosciuto per le sue funzioni: trasportare i fotogrammi dalla camera digitale al computer, visualizzarli, classificarli, realizzare Diashow ecc. Ma qual'è la sua funzione in uno scanner per diapositive? Naturalmente è sempre possibile eseguire un show di diapositive e tutte le altre operazioni con i fotogrammi a disposizione, non importa se essi provengano da una fotocamera digitale o da uno scanner per pellicole. Lo scopo vero e proprio per i proprietari di uno scanner Nikon dovrebbe essere però l'ulteriore elaborazione di fotogrammi NEF. NEF è il formato grezzo proprio della Nikon, il quale nella scansione può venire regolato come formato di uscita. Questo formato grezzo contiene (quasi) tutte le informazioni originali del processo di scansione, così che con l'aiuto del software Nikon View, si hanno infinite possibilità di eseguire anche in seguito manipolazioni di fotogrammi e regolazioni di scansione. Il supplemento di Nikon View è dunque una cosa ragionevole, anche se il 99% degli utenti non lo utilizzerà mai, poichè non è cosa da tutti, dopo l'esecuzione di una scansione mettersi per ancora 15-30 minuti a fare elaborazioni di immagini regolazioni, ottimizzazioni ecc.

Molti utenti eseguono subito le impostazioni dell'immagine nel software di scansione, e per la "normale" elaborazione dell'immagine dopotutto viene fornito il miglior programma di elaborazione dell'immagine disponibile attualmente sul mercato: la versione Elements (mio parere soggettivo). Con Adobe® Photoshop® si eseguono le tipiche elaborazioni di formato d'immagine come taglio su misura dell'immagine, ingrandimento e riduzione formato ridotto, rotazione e riflessione. Per l'elaborazione del colore si hanno a disposizione innumerevoli possibilità; dal semplice regolatore della luminosità alle manipolazioni delle curve dei valori tonali, si hanno praticamente tutti i mezzi rilevanti per l'elaborazione della tonalità del colore a disposizione. E chi poi volesse anche usare nella scansione i filtri come ad esempio la messa a fuoco, dispone di illimitate possibilità.

Quali sono i limiti di Photoshop® Elements? Vale la pena pagare un sovrapprezzo per acquistare la versione completa che è dieci volte più costosa? Per gli utenti "normali" e semiprofessionisti già la versione Elements di Photo-Shop è troppo ampia affinché la si possa sfruttare completamente. Tuttavia nella versione light sento la mancanza di una funzione assolutamente rilevante: la modalità a lotti di fotogrammi che sia essa nel programma stesso o in forma di programma separato di modalità a lotti. Ma c'è anche un nuovo motivo per consigliare la versione completa: La versione Elements è in grado di elaborare file immagine a 16 Bit di profondità di colore per canale colore, solo se si converte il file immagine a 8 Bit per canale prima di caricare. La versione completa consente di caricare ed elaborare fotogrammi a 16 Bit di intensità di colore per canale colore e di memorizzarli come tali.

Ed ora passiamo al software di scansione Nikon-Scan. A prima vista la nuova versione 4 non sembra essere molto cambiata rispetto alla versione precedente. La superficie di utilizzo appare praticamente identica, le impostazioni funzionano alla vecchia maniera. Rispetto alla versione precedente sono state eliminate un paio di carenze e si sono aggiunte un paio di funzioni. Vorrei menzionare già all'inizio una funzione molto gradevole: Durante l'installazione di Nikon-Scan è possibile scegliere subito in funzione di quali scanner si intende installare il programma. Chi come me ha sulla scrivania 5 diversi scanner Nikon di generazioni differenti, è ovviamente molto contento di non dover installare ogni driver separatamente. È grandioso! Ovviamente il normale utente acquista soltanto uno scanner e approfitta di questa funzione solo indirettamente, p.es. quando scarica dal sito Nikon una nuova versione di software.

Com'è dunque il NikonScan come software in realtà? Lo si può consigliare? Ci sono persone che sono così fissate sul preminente software di scansione SilverFast che sminuirebbero qualsiasi altro programma come se si trattasse di robaccia senza neppure esaminarlo. Io preferisco da sempre SilverFast e NikonScan per i miei scanner della Nikon e da sempre privilegio NikonScan. Si riconosce l'importanza del software di scansione, soprattutto guardando scanner economici. Gli utenti di modelli economici che passano dal software di scansione economico del produttore al SilverFast si trovano improvvisamente di fronte ad un tale miglioramento della qualità delle immagini nelle proprie scansioni come se avessero acquistato un nuovo scanner. Io ribadisco sempre che non è solo lo scanner, bensì anche il software che fa la qualità dell'immagine.

Per quanto riguarda il Nikon-Scan invece, definitivamente non è che si impiega SilverFast si riscontri un esorbitante miglioramento della qualità dell'immagine. NikonScan è nel frattempo un programma così buono e ampio che si presta benissimo per l'esecuzione di ottime scansioni. Sono del parere che si tratti piuttosto di una questione di preferenza personale con quale programma si decida di lavorare. Chi ovviamente è abituato a lavorare con SilverFast dal suo scanner piano o addirittura possedeva già prima un altro modello di scanner per pellicole dotato di SilverFast, non ha certo voglia di mettersi a sperimentare un nuovo software, poiché il padroneggiare con la corretta dimestichezza un software di scansione richiede molto tempo.

Quali sono allora le funzioni speciali del NikonScan che consentono una facile scansione? La superficie di controllo è strutturata in modo molto semplice e chiaro: C'è una finestra die previsualizzazione, una finestrella per il controllo di funzioni avanzate nonché la tavolozza degli strumenti (Tool Palette) per l'esecuzione di tutte le impostazioni. Estremamente gradevole e praticamente unica si è rivelata una speciale possibilità di impostazione per fotogrammi Kodachrome: grazie a questa speciale impostazione (nell'ordine Positivi, Negativi, Bianco/Nero, Kodachrome) è possibile acquisire materiale Kodachrome in ottima qualità. La maggior parte degli altri scanner fallisce nell'esecuzione di questi compiti specifici.

Sulla tavolozza degli strumenti (Tool Palette) si eseguono tutte le impostazioni per la scansione: layout (formato verticale, formato orizzontale ecc.) e dimensione dell'immagine si possono regolare in differenti varianti e unità. Per quanto riguarda l'impostazione del colore ci sono curve di gradazione, regolatori di bilanciamento del colore, un LCH-Editor e un cursore di amplificazione analogica. Per raggiungere una maggiore nitidezza si ha la funzione "Unsharp Mask" con visualizzazione diretta dei valori impostati nella finestra di pre-visualizzazione. Infine per le funzioni specifiche lo scanner è dotato di funzione ICE4, ovvero rimozione automatica di polvere e graffi ICE, funzione digital GEM di riduzione grana, funzione digital ROC di ripristino colore e funzione digital DDE di compensazione di luce e ombre, rispettivamente con singole regolazioni. Inoltre è possibile attivare e disattivare la funzione Scan Image Enhancer (regolazione automatica della profondità di colore e contrasto).

Ma a che servirebbero tutte queste funzioni che si possono comodamente impostare in fila, se non fosse possibile memorizzare le impostazioni? NikonScan offre la possibilità di salvare e di caricare blocchi completi di impostazioni. Così per esempio è possibile salvare le impostazioni complete per diapositive a colori intelaiate come "Dia4000JpgIce.Set" e caricare tale impostazione comodamente prima della scansione di questo materiale da digitalizzare. Una volta eseguite e salvate tutte le proprie impostazioni è praticamente possibile, premendo velocemente un tasto, eseguire una scansione o una serie di scansioni uguali. Davvero pratico, e secondo me in nessun altro software di scansione così ben risolto come in Nikon-Scan.

Naturalmente anche il NikonScan ha i suoi lati deboli e non posso nasconderlo. Durante la scansione di fotogrammi accade sempre che il software sparisca. Però non va in crash con segnalazione di errore e nemmeno richiede un nuovo avvio del computer, no, a volte termina semplicemente da sé, quasi a voler dire: "non ho più voglia, continuiamo domani...". Un altro deficit è che a volte la comunicazione con lo scanner smette di funzionare; il software segnala in questo caso che lo scanner non è collegato. È abbastanza spiacevole, se nel bel mezzo di un processo di scansione la barra di controllo di funzioni avanzate si blocca e per 5 minuti non da più nessun segno di vita.

Un altra mancanza del programma di software NikonScan che mi infastidisce moltissimo: Il Nikon Super Coolscan 5000 ED in combinazione con il caricatore automatico SF210 consente l'impostazione del numero massimo di 99 diapositive soltanto. Che fare allora se invece si vuole digitalizzare un blocco di diapositive con esattamente 100 fotogrammi in modalità Batch? È chiaro che non è possibile introdurre nell'alimentatore 100 diapositive alla volta. Non è però un problema alimentare durante la scansione in modo tale che lo scanner per diapositive sia per così dire in corsa continua. Funziona a meraviglia se non fosse che al numero 99 lo scanner richiede un nuova impostazione. È irritante dover scansionare ogni volta manualmente i singoli fotogrammi.

Facit sul NikonScan-Software: Sono molto soddisfatto del NikonScan. Questo software di scansione è strutturato in modo molto chiaro e il suo impiego è facile da apprendere. Le impostazioni per una buona scansione sono semplici e si eseguono intuitivamente. Ed infine il software di scansione consente di ottenere fotogrammi di ottima qualità, insomma trae il massimo dallo scanner al quale è collegato. Il software NikonScan di casa Nikon rimane per me il migliore software di scansione tra tutti quelli offerti dagli altri produttori di scanner per pellicole.

Appendix 2016: The scan software NikonScan from Nikon does not run on actual operating systems any more. With the scan software SilverFast Ai Studio the Nikon Super Coolscan 5000 ED can be used with actual operating systems, too.

Qualità dell'immagine

Come si fa a giudicare la qualità dell'immagine di un Nikon Super Coolscan 5000? Si prendono forse 10 diapositive standard di prova con striature, aberrazioni cromatiche e corpi grigi per verificare fino a che punto le scansioni concordino con l'originale standard? Tali prove consentono di dedurre determinati valori numerici, ma con questi valori non è che si possa combinare molto. Sarebbe forse meglio acquisire 1000 fotogrammi differenti e alla fine fare una stima a occhio e croce. Oppure si dovrebbe semplicemente presupporre che la scansione di comuni foto di vacanza eseguita con un Nikon 5000 sia già perfetta e dunque passare immediatamente a originali più critici come riprese notturne o foto contro luce?

Ancora una parola in anticipo: Una buona foto dipende innanzitutto dallo scanner, in secondo luogo dal software di scansione e in terzo luogo dall'elaborazione finale dell'immagine. È ovvio che se già il primo anello della catena è debole, con il programma di elaborazione dell'immagine non è possibile riparare proprio tutto. Anche il secondo anello nella catena, ovvero il software di scansione, è importante e questo lo si dimentica spesso, o lo si ignora volentieri.

Se con il Nikon Super Coolscan 5000 si esegue una normale scansione standard, si ottengono per il 90% dei fotogrammi già immagini eccezionali con impostazioni standard. Un fotogramma sottoesposto tuttavia, risulterà sempre troppo scuro anche dopo una scansione con impostazioni standard. È per questo la qualità delle immgini troppo scarsa? Un fotogramma del genere si può facilmente schiarire o direttamente nel programma di scansione, oppure nel programma di elaborazione dell'immagine. Tutte le impostazioni eseguibili con il software di scansione, si possono fare anche in seguito con un buon programma di elaborazione dell'immagine, con una sola eccezione: la funzione automatica ICE per la rimozione di polvere e graffi.

La funzione ICE funziona nel Nikon 5000 in maniera perfetta: polvere, graffi, impronte digitali, pelucchi ecc. vengono efficacemente rimossi automaticamente. Un'ulteriore fonte a raggi infrarossi riconosce tutto ciò che non appartiene all'immagine ed elaborati algoritmi correggono le zone da ritoccare con i pixel che le circondano. La funzione ICE funziona nel Nikon così bene, che la lascio sempre attiva, a meno che non stia scansionando materiale in bianco e nero o fotogrammi Kodachrome.

Torniamo alla mia dichiarazione che tutte le impostazioni, ad eccezione della funzione ICE, che possono essere eseguite nel software di scansione, si possono eseguire anche nel software di elaborazione dell'immagine. Deduco che non dipende tanto dall'aspetto reale del fotogramma acquisito, quanto piuttosto da quali informazioni esso contiene. Per esempio: un'immagine di astronomia in bianco e nero acquisita con le normali impostazioni di scansione non ha nessun valore; molte stelle, polvere (nell'universo, non sulla foto) e nuvole spariscono. Se però tramite un'adeguata rilocazione/correzione di tonalità in Photoshop® si riesce a realizzare un'immagine pulita nella zona desiderata, allora si può parlare di una buona scansione. Ed è proprio a questo proposito che non posso che lodare il Nikon Super Coolscan 5000 ED. Se si acquisisce un fotogramma a 48 Bit di intensità di colore e si salva il risultato in formato TIF, si hanno tutte le informazioni del fotogramma in un grosso file, in modo tale da poter ottenere con l'elaborazione finale dell'immagine una foto digitale pressoché perfetta. Ciò è evidente soprattutto in fotogrammi un po' critici di immagini fatte al tramonto o di notte.

Un test di risoluzione sul Nikon 5000 indica come risultato una risoluzione effettiva di 3900 dpi.

Un test di risoluzione mostra il vero punto forte del Nikon 5000. Nel secondo elemento del sesto gruppo le tre linee orizzontali e verticali sono ancora chiaramente riconoscibili; la corrispondente risoluzione è di 3650 dpi. Se si ingrandisce l'elemento 6.3 (corrispondente a 4100 dpi) in modo tale che i singoli pixel siano chiaramente riconoscibili, ci si rende conto che le tre linee orizzontali si distinguono ancora chiaramente dallo sfondo, mentre le tre linee verticali si distinguono a malapena dai diversi pixel grigi. Nell'elemento 6.4 a pieno obiettivo non è più possibile riconoscere strutture evidenti. Dunque giungo alla conclusione che il Nikon Super Coolscan 5000 ED ha una risoluzione effettiva di 4100 dpi orizzontalmente e di 3650 dpi verticalmente, ossia di circa. 3900 dpi in media. Si tratta di risultati sensazionali, ed è proprio questo che contraddistingue uno scanner Nikon. Uno scanner che raggiunge effetivamente la sua risoluzione nominale nella pratica, è merce rara sul mercato.

Il software di scansione NikonScan offre all'utente una serie notevole di impostazioni, al fine di poter eseguire subito dopo l'anteprima di scansione una scansione come si deve. Come in un programma di elaborazione dell'immagine è possibile, grazie a impostazioni differenti raggiungere sulle singole curve di tonalità gli stessi effetti. Io stesso preferisco lavorare direttamente con le curve di gradazione, sebbene si possano regolare benissimo anche luminosità e contrasto.

Che dire ora delle funzioni ICE4, DDE, Scan Image Enhancer - slogan, con i quali la Nikon si fa grande pubblicità, e che come polvere magica si spargono nel mondo degli utenti di scanner? Ho appena menzionato che la funzione di rimozione automatica di polvere e graffi funziona ineccepibilmente. Devo confermare le voci che accusano la funzione ICE di provocare una certa sfocatura, ma nel senso che, ovviamente le zone provviste di grossi granelli di polvere, vanno ritoccate in base alle informazioni dell'immagine circostanti, e dunque obbligatoriamente si viene a creare una certa impressione di sfocatura, ma questo non vale per l'intera immagine.

La funzione per la riduzione della grana GEM, nonché la funzione per il ripristino dei colori ROC sono già note dal modello precedente. La funzione digitale GEM funziona ottimamente con materiale di pellicola che presenta sgranatura grossa. L'analisi dell'immagine su modelli ricorrenti, i quali sono da classificare come grana di pellicola, funziona molto bene, pur causando per forza di cose anche una leggera sfocatura. GEM non è dunque una funzione da lasciare permanentemente attivata senza esitazione, anzi andrebbero condotti dei test per ogni singola pellicola, al fine di poter verificare se ci siano effetti di sgranatura o meno. Per la mia esperienza, nella scansione di pellicole APS la funzione GEM per la riduzione della grana ha dato così buona prova di sé che di regola la attivo sempre.

La funzione automatica di ripristino del colore ROC a volte fa davvero miracoli. Immagini stravecchie, sbiadite tornano all'improvviso come nuove, come restaurate di fresco, consulta a tale proposito il mio sito Funzioni di correzione. Correzioni come le esegue la funzione ROC, si possono anche eseguire manualmente, anche se occorre molto tempo per aggiustare i singoli canali colore in modo tale che l'effetto di restauro sia visibile. In nessun caso però è consigliabile tenere la funzione ROC permanentemente attivata. Nel caso di foto scattate di notte o al mare, o sulle piste di sci si ottengono immagini talmente contraffatte, che sarebbe il caso di parlare di manipolazione anziché di restauro.

Ora nel nuovo Nikon Super Coolscan 5000 ED oltre alle tre funzioni note ICE3 si è aggiunta una quarta funzione: Digital DDE, la quale ha la funzione di effettuare in immagini sottoesposte e realizzate controluce una correzione automatica che rafforza il disegno dei dettagli nelle zone molto scure o molto chiare e che raggiunge una naturale coloritura e nitidezza. Anche se questo appare molto promettente, riflettendoci un po' e facendo un po' di prove si riconosce ben presto che questi effetti sono direttamente raggiungibili anche tramite modifica delle curve di tonalità. La funzione DDE consente tra l'altro di compensare automaticamente non solo l'intensità ma anche le luci. Io ritengo la funzione DDE superflua, primo perchè non la si può impiegare universalmente, cioè essa va adattata ad ogni fotogramma individualmente, e secondo perchè la si può benissimo sostituire con la modifica delle curve tonali. Malgrado ciò non voglio ignorare a questo proposito quegli utenti per i quali la dimestichezza con le curve tonali non è una cosa ovvia; per loro la regolazione con DDE è uno strumento utile per ottenere maggiori dettagli nelle zone sottoesposte.

Ed ora ci rimane lo Scan Image Enhancer, la cui funzione è quella di effettuare una regolazione automatica di luminosità e contrasto, ciò corrisponde sostanzialmente alla funzione di Photoshop® "Correzione automatica di tonalità". Si tratta di una funzione assolutamente consigliabile nel software NikonScan in quanto, in gran parte dei fotogrammi essa apporta miglioramenti degni di nota. Ma come già menzionato, questa funzione non migliora la qualità di scansione in sé, bensì consente solo di eseguire più confortevolmente la funzione di rielaborazione dell'immagine direttamente nel software di scansione. Un fotogramma acquisito con Scan Image Enhancer appare migliore di quello acquisito con una scansione standard, tuttavia il punto di vantaggio viene pareggiato nella rielaborazione dell'immagine alla fine. Anche lo Scan Image Enhancer offre una funzione estremamente utile ma che in nessun caso va lasciata permanentemente attivata. Tutti sanno cosa comporta una correzione automatica di tonalità in un'immagine ripresa su una pista di sci: le poche persone che risaltano sull bianco unitario, si rivelano dominanti di colore e troppo sgargianti.

Riassunto degli ultimi cinque capoversi: il Nikon 5000 ospita nel suo software di scansione un grande numero di algoritmi automatici di correzione dell'immagine che influenzano positivamente la qualità d'immagine in maniera confortevole. La vera e propria qualità d'immagine non la si deve tuttavia a queste funzioni confort, bensì al fatto che il Nikon Super Coolscan 5000 è in grado, di differenziare le gradazioni cromatiche più lievi. In una scansione a 16 Bit di profondità di colore possono esserci tra il nero e il grigio scuro ben 2000 tonalità di grigio ed è proprio questo che fa la qualità dell'immagine.

Ancora una parola sulla nitidezza: I risultati di una scansione standard a 4000 dpi eseguita con il Nikon LS-5000 sono sensazionali: persino i minimi dettagli sono riconoscibili e anche un fotogramma con 20 Megapixel a pieno zoom risulta nitido, purché il materiale di pellicola ovviamente sia adeguato. A che cosa servono allora funzioni come "Unscharp Mask" nel software di scansione? Sì naturalmente questa regolazione artificiale della nitidezza conferisce alla scansione il tocco finale per quanto riguarda il realismo dei dettagli, tuttavia io consiglio di eseguire questa funzione preferibilmente nel software di elaborazione dell'immagine, una volta eseguita una regolazione della maschera di contrasto non è così facile tornare indietro, soprattutto se si sono alzati troppo i parametri.

Un ulteriore risultato positivo che mi ha sorpreso nel Nikon 5000: mentre con il modello precedente, il LS-4000 ED avevo qualche problema nella scansione di fotogrammi Kodachrome, il nuovo Nikon se la cava davvero ottimamente con questo materiale. Nel software di scansione c'è una regolazione specifica per il Kodachrome, solo grazie a queste impostazioni si ottiene una concordanza dei colori con quelli originali. La funzione ICE purtroppo con la maggior parte delle pellicole Kodachrome non funziona, dunque sfortunatamente bisogna ridurre le pretese per quanto riguarda la rimozione automatica di polvere e graffi.

Per la scansione di immagini Kodachrome, nelle quali la generazione di rumori è maggiore rispetto alle normali diapositive, per la mia esperienza la scansione multipla ha dato buoni risultati. Con il Nikon 5000 un documento può venire letto non solo una volta bensì fino a 16 volte. Una tale scansione dura naturalmente un'eternità, tuttavia questo metodo di scansioni multiple consente di raggiungere un notevole miglioramento per quanto riguarda la generazione di rumore o effetti fastidiosi - una funzione semplice, ma in parte con effetti pionieristici!

La mia conclusione è che sono pienamente soddisfatto della qualità d'immagine del Nikon Super Coolscan 5000 ED. La nitidezza dei dettagli e l'ampiezza di densità sono sensazionali. Nei fotogrammi standard le impostazioni standard del software di scansione consentono già di ottenere fotogrammi digitali eccezionali. Per quanto riguarda fotogrammi più critici si devono effettuare impostazioni più complesse direttamente nel software di scansione o nell'elaborazione finale dell'immaginale. È importante per una buona elaborazione dell'immagine che il file di scansione contenga tutte le informazioni necessarie, e per quanto riguarda il LS-5000ED posso confermare che questo avviene.

Velocità di scansione

È proprio nella velocità di scansione che si nota chiaramente la differenza tra il nuovo Nikon Super Coolscan 5000 ED e il modello precedente Super Coolscan 4000 ED. Nel nuovo Nikon la velocità è aumentata notevolmente staccando la concorrenza in maniera ancora più evidente di quanto non sia già avvenuto con il modello precedente.

Dover giudicare la velocità di uno scanner per pellicole è una questione molto complicata poiché vi sono in gioco molti fattori che non ci si aspetta. Ovviamente sia la risoluzione che le impostazioni effettuate nel software di scansione giocano un ruolo importante. Ma ci sono alcuni punti, ai quali non si pensa subito, ma che influenzano la velocità di scansione:

  • Computer: anche se si pensa che sia lo scanner ad eseguire il lavoro piú grande, in effetti è il computer, al quale lo scanner è collegato, a dover operare con una grande quantità di dati. La conversione dei dati grezzi in file immgine costa molto tempo macchina, filtri come ICE sono estremamente dispendiosi nell'elaborazione, ma anche il solo salvataggio di maggiore entità di dati sul disco fisso può essere decisivo.
  • Trasmissione di dati: dallo scanner al calcolatore vengono trasmesse grandi entità di dati; lo scanner stesso fornisce puramente dati grezzi, file-JPG compattati vengono prodotti dal calcolatore. Se si utilizza invece di un'interfaccia USB 2.0 solo una versione 1.1, il tempo di scansione ne risente decisamente, soprattutto se si opera con la massima risoluzione.
  • Sfera di scansione: essa riveste un ruolo importantissimo. Ritagliando la cornice da una diapositiva di piccolo formato, si ottiene un buon 30% in meno di informazioni di immagine di quante invece se ne otterrebbero scegliendo la sfera di scansione massima.

Durante la scansione di singole diapositive intelaiate mi ha colpito che nella realizzazione di un'anteprima con ICE viene sempre eseguita automaticamente un'esposizione. Se si tratti semplicemente di un errore di software oppure se ciò abbia uno scopo preciso non saprei. Sensazionale è in ogni caso la velocità di scansione per una singola diapositiva con Autofocus e Autoesposizione a funzione ICE attiva: 1:11 min ad altissima risoluzione è parametro per tutti i modelli di scanner per diapositive! Lo scanner è talmente veloce nel digitalizzare singole diapositive in tutti i processi (Autofocus, Esposizione, Anteprima, Scansione principale), che non vale nemmeno la pena abbandonare il posto di lavoro.

Scansione di singole diapositive intelaiate senza ICE con ICE
Autofocus 1 diapositiva 0:05 min. 0:05 min.
Autoesposizione 1 diapositiva 0:12 min. 0:12 min.
Anteprima 1 diapositiva 0:12 min. 0:27 min.
Anteprima 1 diapositiva con Autofocus e Autoesposizione 0:29 min. 0:32 min.
Scansione singola di diapositiva 2000 dpi 0:19 min. 0:38 min.
Scansione singola di diapositiva 4000 dpi 0:21 min. 0:54 min.
Scansione singola di diapositiva 2000 dpi, Autofocus, Autoesposizione 0:36 min. 0:55 min.
Scansione singola di diapositiva 4000 dpi, Autofocus, Autoesposizione 0:38 min. 1:11 min.

Nella scansione di negativi i tempi di scansione sono più alti che nei positivi; ciò accade con tutti i Film scanner. tuttavia è molto pratico poter eseguire un Index-Scan della striscia di pellicola introdotta in brevissimo tempo, per avere una prima visione d'insieme e poter scegliere i fotogrammi da scansionare. Naturalmente è un gran bella cosa se lo scanner poi acquisisce un'intera striscia di pellicola in una sola volta; allora vale la pena anche una piccola del computer Rechner-Pause.

Nei tempi di scansione dei negativi si devono sempre aggiungere anche i tempi di trasporto. Il trasporto della pellicola da fotogramma 1 a fotogramma 6 dura, regolazione di precisione inclusa, 5 secondi buoni.

Scansione di singoli negativi senza ICE con ICE
Index Scan 6 fotogrammi 0:15 min. 0:15 min.
Autofocus 1 negativo 0:05 min. 0:05 min.
Autoesposizione 1 negativo 0:25 min. 0:25 min.
Anteprima 1 Negativo 0:21 min. 0:30 min.
Anteprima 1 negativo con Autofocus e Autoesposizione 0:46 min 0:52 min
Scansione singola di negativi 2000 dpi 0:28 min. 0:47 min.
Scansione singola di negativi 4000 dpi 0:30 min. 1:05 min.
Scansione singola di negativi 2000 dpi, Autofocus, Autoesposizione 1:05 min. 1:20 min.
Scansione singola di negativi 4000 dpi, autofocus, autoesposizione 1:09 min. 1:38 min.

Il Nikon LS-5000 ED però mette in gioco la sua vera forza quando lo si impiega in combinazione con lo Slide Feeder SF-210. Nella modalità Batch per diapositive intelaiate la differenza rispetto al vecchio LS4000 si fa evidente: È davvero un sogno vedere quale velocità il nuovo Nikon riesce a raggiungere con il Feeder (se non c'è un intoppo di diapositive...). I tempi di trasporto alle attuali velocità sono già significativi, infatti il tempo impiegato per spingere fuori la diapositiva acquisita e ritrarne una nuova è di oltre 10 secondi.

Alle seguenti velocità con il SF-210 per ogni singola diapositiva sono stati eseguiti un autofocus e un'esposizione automatica. Senza queste funzioni la potenzialità sarebbe ancora più alta, la qualità delle immagini però ne soffrirebbe fortemente.

Scansioni di diapositive intelaiate con il Feeder SF-210 senza ICE con ICE
Scansione in lotti di diapositive con 2000 dpi 68 fotogrammi/ora 43 fotogrammi/ora
Scansione in lotti di diapositive con 2800 dpi 64 fotogrammi/ora 40 fotogrammi/ora
Scansione in lotti di diapositive con 4000 dpi 61 fotogrammi/ora 37 fotogrammi/ora

In tutti i tempi di scansione summenzionati ho lavorato utilizzando un PC con i seguenti dati di riferimento: Pentium 4 Processore a 3 GHz, 800 MHz Front-Side Bus, memoria principale DDR-400 2  Gigabyte, Interfaccia USB 2.0. Per dimostrare l'influsso del PC sulla velocità di scansione, una volta ho collegato il Nikon Coolscan 5000 ad un altro PC con i seguenti dati di riferimento: Pentium 1,6  Processore GHz, 768 Megabyte di memoria principale, connessione tramite USB 1.1. I tempi di scansione così raggiunti sono scioccanti se paragonati a quelli del primo PC:

Scansione di diapositive intelaiate con il Feeder SF-210 senza ICE con ICE
Scansione in lotti 2800 dpi con lo Slide Feeder 24 fotogrammi/ora 18 fotogrammi/ora
Scansione in lotti 4000 dpi con lo Slide Feeder 24 fotogrammi/ora 18 fotogrammi/ora

È evidente che la connessione tramite interfaccia USB 1.1 rappresenta un grosso limite se si lavora con un Nikon Super Coolscan 5000 ED in modalità batch. Per quanto riguarda singole scansioni l'interfaccia non si fa notare in modo così evidente. La scarsa potenza di elaborazione frena inoltre il processo con ICE.

Riassunto, Facit

Con il Nikon Super Coolscan 5000 ED la Nikon conferma il suo ruolo leader nell'ambito degli scanner per pellicole di piccolo formato. La qualità delle immagini che lo scanner realizza è eccezionale, in particolare per quanto riguarda fotogrammi un po' difficili come nel caso di immagini notturne. Sorprendente è la velocità dell'apparecchio che è più veloce di qualsiasi altro scanner per diapositive. Ciò rappresenta un miglioramento veramente degno di nota rispetto al modello precedente, il LS-4000 ED.

All'acquisto di un LS-5000 ED si riceve un pacchetto completo inclusivo di tutti i cavi indispensabili, software di scansione e software per l'elaborazione dell'immagine, per la scansione di diapositive intelaiate piccolo formato e pellicole in striscia piccolo formato. Purtroppo la Nikon ha eliminato dal corredo in dotazione il portapellicola in striscia FH-3; Visto che esso è indispensabile per la scansione di strisce di pellicola ondulate o ricurve e per singoli fotogrammi, si è costretti ad acquistarlo separatamente. Il Nikon 5000 dà grande soddisfazione quando si eseguono scansioni di diapositive intelaiate con il Feeder SF-210 o di intere pellicole in rotolo con il SA-30.

Sono davvero molto soddisfatto del mio Nikon Super Coolscan 5000 ED e grazie alla sua sorprendente velocità non lo cambierei mai più con il vecchio Coolscan 4000. Il LS-5000 ha effettivamente un prezzo molto alto, in cambio si ottiene però il miglior scanner per diapositive di piccolo formato attualmente disponibile sul mercato.

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